30 giu 2017
Bonus condizionatori 2017 come fare la detrazione nel 730 MB GeoTeam Impresa Savona

BONUS CONDIZIONATORI 2017: COME FARE LA DETRAZIONE NEL 730

Con l’ultima Legge di Bilancio sono state confermate anche per il 2017 alcune agevolazioni che permettono, a chi acquista un climatizzatore, la detrazione nella dichiarazione dei redditi delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione.
Occorre però sapere quali tipi di condizionatori acquistare per poter chiedere la detrazione e come fare a indicarli correttamente nella dichiarazione dei redditi.
Ad esempio, è il caso del bonus che spetta a chi acquista un climatizzatore o condizionatore a pompa di calore.
Anche i costi sostenuti per comprare un nuovo condizionatore (anche non ad alta efficienza), purché sia a risparmio energetico, sono allo stesso tempo detraibili dalla dichiarazione dei redditi, con queste modalità e percentuali:

  • detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie;
  • detrazione del 50% grazie al bonus mobili;
  • detrazione del 65% per gli interventi ad alta efficienza e risparmio energetico, il cosiddetto ecobonus (con un tetto di spesa pari a 46.154 euro).

Chi acquista un condizionatore d’aria con pompa di calore, che può essere usato per il riscaldamento nella stagione invernale e per il raffreddamento nella stagione estiva, anche se non ha ristrutturato casa, ha diritto comunque alla detrazione della spesa nella dichiarazione dei redditi.
Per avere riconosciuto il beneficio è necessario che l’acquisto sia documentato, ovvero che sia stato pagato seguendo alcune indicazioni precise, ad esempio tramite bonifico bancario o postale che deve riportare il codice fiscale del beneficiario e la partita iva (o codice fiscale) del negozio o del rivenditore.
Inoltre nel bollettino deve essere indicata la causale relativa ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. Su tali bonifici è dovuta una ritenuta d’acconto pari all’8%.
Visto che il condizionatore è considerato un “bene significativo”, sul suo acquisto, o meglio sulla differenza tra il costo totale dell’intervento ed il costo del climatizzatore, è prevista l’iva agevolata al 10%, anziché al 22%.

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28 giu 2017
Via libera al massimo ribasso nelle procedure negoziate MB GeoTeam Impresa Edile Savona

VIA LIBERA AL MASSIMO RIBASSO NELLE PROCEDURE NEGOZIATE

Il presidente dall’ANAC Raffaele Cantone ha sbloccato la possibilità di tornare ad appaltare al massimo ribasso (con metodo antiturbativa) anche gli appalti di importo inferiore al milione di euro, assegnati con procedure negoziate, snellendo iter e tempi di aggiudicazione rispetto a una gara formale.
Grazie a questo parere, gli enti non dovrebbero più aver alcun dubbio sulla possibilità di assegnare questi appalti con le formule semplificate utilizzate finora.
L’obiettivo è evitare di frapporre ulteriori ostacoli alla ripresa degli investimenti in un settore che ha già pagato nel 2016 lo choc di innovazione prodotto dalla riforma.
Da un punto di vista numerico gli appalti sotto al milione hanno rappresentato il 73% del mercato degli appalti pubblici banditi nei primi cinque mesi del 2017, per un controvalore di 1,2 miliardi.
Inceppare anche questo motore è l’ultima cosa di cui ha bisogno un mercato che tenta disperatamente di uscire dalla crisi in cui si trova ormai da quasi dieci anni.

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26 giu 2017
Agevolazioni fiscali ristrutturazioni edilizie 2017 MB GeoTeam Impresa Edile Savona

AGEVOLAZIONI FISCALI RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE 2017

Chi esegue lavori di ristrutturazione sul proprio immobile ha diritto a una detrazione Irpef del 50%, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, fino al 31 dicembre 2017.
I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti:

  1. Gli interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del DPR 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.
    Si tratta degli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
  2. Gli interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del DPR 380/2001 (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.
  3. Gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie indicate nelle precedenti lettere A e B e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
  4. Gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune.
  5. I lavori finalizzati:
    – all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione);
    – alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992. La detrazione compete unicamente per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, mentre non spetta per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di strumenti, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità interna ed esterna.
  6. Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili (rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; apposizione di saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; ecc).
  7. Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico.
  8. Gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Per usufruire della detrazione è comunque necessario che l’impianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, eccetera) e, quindi, che lo stesso sia posto direttamente al servizio dell’abitazione. Questi interventi possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia.
  9. Gli interventi per l’adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica. Tali opere devono essere realizzate sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici.
  10. Gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.

Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è possibile considerare anche:

  • le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse;
  • le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento;
  • le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71);
  • le spese per l’acquisto dei materiali;
  • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
  • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi;
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori;
  • gli oneri di urbanizzazione;
  • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).

Non possono invece ritenersi comprese tra quelle oggetto della detrazione le spese di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio.
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni.
La detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale.
Le parti comuni interessate sono quelle indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile.
Gli stessi interventi, eseguiti sulle proprietà private o sulle loro pertinenze (garage, cantine, soffitte), non danno diritto ad alcuna agevolazione.
Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.
Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Sono considerati interventi di restauro e risanamento conservativo le modifiche finalizzate a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili.
Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente.
Riguardo agli interventi di ristrutturazione edilizia ammessi al beneficio della detrazione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito, tra l’altro, che:

  • per la demolizione e ricostruzione con ampliamento, la detrazione non spetta in quanto l’intervento si considera, nel suo complesso, una “nuova costruzione”;
  • se la ristrutturazione avviene senza demolire l’edificio esistente e con ampliamento dello stesso, la detrazione spetta solo per le spese riguardanti la parte esistente in quanto l’ampliamento configura, comunque, una “nuova costruzione”.

Questi stessi criteri si applicano anche agli interventi di ampliamento previsti in attuazione del cosiddetto Piano Casa.
Il 14 giugno 2017 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata sulle agevolazioni fiscali relative alle ristrutturazioni edilizie.

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24 giu 2017
Bonus mobili 2017 - MB GeoTeam - Impresa Edile Savona

BONUS MOBILI 2017

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus mobili 2017, per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe A+ (A per i forni), è fruibile anche per i lavori di ristrutturazione iniziati quest’anno.
Per avere l’agevolazione (detrazione Irpef del 50%) è indispensabile, quindi, realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
Ecco di seguito gli interventi ammessi alla detrazione:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Eseguendo tali lavori in casa si potrà fruire del bonus mobili per acquistare:

  • mobili nuovi: cucine, letti, armadi, cassettiere, librerie, poltrone, materassi, apparecchi di illuminazione;
  • grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche.

Il bonus mobili si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi.
La detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Inoltre, la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

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